25 October 2006

E se mangiare una pizza aiutasse i neuroni alfa?

Ho ancora il ricordo indelebile di come un pomeriggio, mentre mi trovavo a casa della mia amica Francesca, io e lei rimanemmo interdette e pensierose nel sentire dalla voce dell’esperienza di sua madre che “rimanere incinte è tanto facile, quanto difficile”. Possibile?
In quel momento non cercammo tante risposte e preferimmo rimanere nel terrore reverenziale di “rimanerci” e pertanto di continuare a stare molto, molto attente. E adesso, dopo almeno dieci anni di attività, mi sorprendo invece di come avesse ragione. Non perché io ci abbia mai provato, ma le condizioni per cui il fatto si verifichi, sono veramente pari a quelle di vincere il superenalotto. Dipendesse solo da ovaio e utero, prepotenza e vitalità degli spermatozoi, va beh. Nell’arco di ventotto giorni di ciclo, sembrerebbe che il rischio si corra solo nelle 48 ore intorno al 14° giorno di ovulazione. Ma che tutto avesse anche dipendenze psicologiche? Sembra che ci si mettano in mezzo anche dei neuroni, che giacciono nell’ipotalamo. Ecco come funziona (io ho dovuto leggere più volte l’articolo): se l’ovulo è maturo, il cervello deve essere informato dagli estrogeni e il messaggio viene recepito da questi neuroni per l’appunto, che hanno nella membrana un recettore alfa, in grado di ricevere gli estrogeni. In soldoni, un deficit funzionale di questo circuito cerebrale secondario può determinare l'infertilità. Se il cervello può fare tanto sono sicura che esista veramente, come pensavo da tempo e non mi spiacerebbe diventasse materia di studio di qualche neuroscienziato disoccupato, una relazione tra gli elementi domenica, diluvio e pizza, questione a me di sicuro più vicina, e dove “Domenica” è elemento sostituibile con un altro giorno della settimana, ma l’elemento “Diluvio Universale” è la costante. Qualcuno mi spieghi quindi, com’è che la voglia di mangiarsi una pizza cresce esponenzialmente quanto più piove o sta diluviando. Succede anche a me, e se è domenica, ancora di più. Vuoi perchè di domenica si sta più tempo a casa e non si ha poi voglia di uscire, pertanto, c’è sempre chi (almeno 3 famiglie italiane su 5) la butta lì: “Ordiniamo un pizza?”. Proposta che solitamente riceve spesso e volentieri all’unanimità i consensi dei presenti. Ma perché la tentazione è ancora più grande quando piove? Ci ho pensato l’altro giorno quando dopo aver passato 40 minuti in scooter, sotto un diluvio satanico, in mezzo al traffico delle 18, entrando in casa anch’io ho pensato maleficamente “Perché non ordinarmi una pizza?”. Io sono certa che questo mio pensiero (non dell’ordinare la pizza ma della stretta relazione domenica+pioggia=pizza”) sia condiviso da milioni di consegnapizze nel mondo, quelli di Tipico, Pizza Hut e tutti i vari pizza-da-asporto minori, che guarda a caso, in un angolo della vetrina del locale hanno sempre appiccicato un bel cartello con la scritta “Cercasi ragazzo/a per consegna pizze”. Senza dubbio, una delle figure professionali più richieste dopo gli informatori del farmaco e i venditori di spazi pubblicitari…

5 Comments:

Blogger Scettico said...

La prossima volta che ti viene voglia di ordinare una pizza la domenica, pensa a quelli che stanno lavorando sul serio (e non possono neanche permettersi una pausa-pizza)!!!
Va be' c'è di buono che almeno non mi devo preoccupare di rimanere incinto.. (spero)

3:38 AM

 
Blogger Dr. Pippity said...

ohhhh...suvvia. La prossima volta che lavori di domenica (mi pare, sempre?), ve la porto io la pizza in scooter!

7:21 AM

 
Blogger Scettico said...

Allora ti aspetto domenica... però non far raffreddare la pizza!!

11:58 PM

 
Blogger Dr. Pippity said...

Grigio, io spero che tu non abbia messo al mondo bambini dopo esserti messo dei cubetti di ghiaccio nelle mutande! Ma se così fosse, magari un giorno proporrò il metodo...

1:27 AM

 
Blogger Dr. Pippity said...

Quindi non mi perdo niente della pizza di Melbourne?! Non c'è neppure Pizza Hut? Io impazzisco per la prosciutto-ananas...fammi sapere quanto ti fermi nella terra dei canguri. Per surfare, a natale potresti pensare al Brasile...
gaico

1:32 AM

 

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