Cercasi figurina per l'Album dei giornalisti

Quello dei calciatori era il più impegnativo. Non finiva più: la serie A, la B, la C1, la C2... l'unico vantaggio di fare un Album di figurine del calcio era che a scuola era possibile scambiarle. C'era il compagno di banco che puntuale alla ora di ricreazione, arrivava con un mazzetto di figurine, alto quanto l'indice medio (di adesso, non di quando ero in terza elementare), pronto a dare il via a un ipnotico “celo, manca”, dopo aver srotolato l'elastico che teneva ferma l'arma contundente: il mattoncino di figurine Panini. Il bello è che anche chi non aveva un Album, un mazzetto di figurine se lo faceva prima o poi, giusto per scommettersele con i compagni in qualche gioco di abilità come le figurine lanciate contro il muro o quelle messe in bilico sul banco per vedere da che parte sarebbero cadute a terra.
Una di queste giocatrici ero io. Avevo il mio mazzetto di figurine, ma non avevo l'album. Troppo lungo, impegnativo. Io preferivo gli album degli animali del WWF, quello di Capitan Harlock, di Georgie o di Creamy. Credo di essermi fatta tutte le serie di cartoni animati finché un giorno, dopo un trasloco da una casa all'altra, non ho perso tutti gli Album e dopo quella sventura, non mi sono mai più messa a iniziarne uno nuovo. Non perchè non ne avessi veramente voglia, ma ormai ero cresciuta e non avrei trovato nessuno per scambiarle.
E diciamolo: fare richiesta delle ultime figurine mancanti di un album all'editore, con il modulo che c’era alla fine di ogni album, e pagandole anche di più, era una cosa che un po' rosicava a tutti.
Oggi ho 32 anni e ci sono cascata di nuovo. Nell'Album dei giornalisti intendo. La mia faccetta potrebbe comparire a fianco di un Tonino Carino, una Lilli Gruber, un Paolo Valenti, un Toni Capuozzo, ma anche a un Rocco del GF e una Silvia Toffanin cacchio. Che onore.
Solo che questo Album dei giornalisti sembra ben più popolato di quello dei calciatori.
E ho il vago sospetto che possa venirmi a costare anche di più di quello del calcio. Non solo perchè un pacchetto di figu dalle vecchie 50 lire, in pochi anni era già passato a 250 lire e adesso credo possa costare anche 1 €, ma perchè la mia personale figurina (e non parlo dell'aspetto esteriore), questa volta mi è costata circa mille euro. “Se potessi avereeee...mille euro al meeese….”. Li avevo ma poi ne ho spesi: 250 per iscrivermi all'esame, 150 per iscrivermi al corso per l'esame, 107 per due viaggi a/r tratta Milano-Roma, 155 per tre notti di albergo a Roma, 150 circa di libri, 39 per comprarmi una giacca da Zara per fare una buona figurina all'esame orale. E chi pensasse di aver completato l'Album una volta dato di scritto e di orale, e soprattutto di bancomat, si sbaglierebbe di grosso. Le figurine mancanti alla fine ci sono sempre, quelle che potresti scartare mille pacchetti di fila e non le trovi mai, e al limite ci trovi Ciro Ferrara per la sesta volta. Ora che hai passato l'esame, vuoi iscriverti all'Album dei professionisti? Sono 14,62 € di marca da bollo, 168 per iscriverti all’Ufficio Registro, 100 come tassa di ammissione al Consiglio Regionale, 16 per il tesserino, e in aggiunta è meglio fare due foto tessera, altrimenti la tua figurina sull'album non compare.