22 October 2007

La donna invisibile non è così stronza

L’ultima volta che sono apparsi insieme in pubblico era il 14 luglio. Ma da lì a qualche mese, a rotolare giù dal patibolo non sarebbe stata la loro testa, quanto la loro lunga love-story. È una storia affascinante quella di Nico e Ceci, che meriterebbe un’ora di lezione interamente dedicata in un corso prematrimoniale (ma chi si sposerebbe poi?). Chi ben inizia è a metà dell’opera: Nico e Ceci si conoscono nel 1984 quando (attenzione, attenzione) Nico è sindaco di Neuilly e celebra il matrimonio di Ceci con Jacques Martin, un tale che passava di là per caso visto come sono andate poi le cose. Io provo a immaginare quest’uomo che porta all’altare la compagna, nella totale inconsapevolezza di portarla all’altare da qualcun altro, infatti, tre anni dopo Ceci si separa e va a vivere con Nico (non prima che le due coppie si siano frequentate a 4 per un certo periodo, per poi separarsi vicendevolmente a tarallucci e vino).
Chissà che fine ha fatto Jacques. Poteva immaginarsi che il giorno in cui firmava le carte del suo matrimonio, per qualche fenomeno paranormale, iniziavano già a materializzarsi quelle del divorzio? Non lo si crede mai fino in fondo, ma la vita è beffarda. Pensi di fare qualcosa per andare in una direzione e, tutto ad un tratto, ti trovi senza spiegazioni logiche dalla parte opposta. Ho pensato a lungo a Jacques e ci sono due possibilità: a) nello sconforto totale, può aver tentato il suicidio più volte senza riuscirci (perché la vita è beffarda), passando il tempo (su un cornicione, nel garage o sull’orlo di un precipizio) a dare della stronza a Ceci; b) può essersi risposato, questa volta però in chiesa; b) può essersi dato dello stronzo per essersi sposato proprio nel municipio di Neully fino al giorno in cui non ha letto della crisi annunciata dei coniugi Sarkò. A quel punto non ha più dato della stronza a Ceci, ma un po’ della zoccola.
A me Ceci non sta antipatica. Anzi. Semplicemente credo che non abbia fatto le scelte più azzeccate. E nella vita ci sta anche questo, ma lo scopri sempre quando ormai è tardi. Ceci decide di diventare moglie di Nico e di seguirlo come un’ombra in tutte le tappe della sua carriera politica: da ministro a leader di partito, oggi presidente della repubblica francese. E se non sbaglio, dietro un grande uomo di solito non c’è una grande stronza, ma una grande donna. Sì, una grande donna, in grado di tracciare la strategia politica del marito, di consigliarlo e di aiutarlo ad arrivare dove oggi sta. La donna che lavora dietro le quinte, l’ombra, la donna invisibile. Il 28 novembre del 2004 Nico diventa presidente dell’UMP, il partito del centro-destra. Questa volta lei c’è, e tra gli invitati al party politico c’è anche Richard Attias, un pubblicitario che fino a quel momento aveva avuto in mente solo di fare la festa a Nico, ma evidentemente non era del tutto soddisfatto dell’esito del party. Non passa un anno che Ceci e Rich si danno alla fuga a N.Y., la grande mela tentatrice. Nico intanto si consola con un’avvenente giornalista. Sarà lui lo stronzo della storia? Passa un altro anno e Ceci e Nico tornano insieme, ma niente happy-end: i signori Sarzò si sono separati in questi giorni e tra 45 giorni saranno belli che divorziati. Ceci può aver tradito il futuro ex-marito, ma non la sua natura invisibile. Non è più dietro le quinte. Adesso non c’è proprio. Sta marinando, uno dietro l’altro, gli impegni politici dove tutti si aspetterebbero di vederla presenziare. È così invisibile da non contare nulla neppure nella sua separazione: divorziare da un capo dello stato è costituzionalmente fattibile, ma solo se è lui a volerlo. La vita è beffarda. Speriamo di vederti in tribunale.

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