05 September 2007

Latte scaduto? Ancora non ha ammazzato nessuno

Tanto per cominciare bere latte scaduto non ha mai ammazzato nessuno. Così come lo yogurt, a meno che non sia rimasto due giorni sul cruscotto della vostra auto nel mese di luglio. Percorrere i tre metri che separano la scaletta della vasca al trampolino della piscina non corrisponde a un invito a un party (in piscina) di una colonia di papillomavirus (comprovata causa di verruche). I fantomatici surgelati da mangiare assolutamente una volta tolti dal freezer? Certo, è una buona regola. Ma quante volte saranno già stati scongelati incidentalmente per poi essere di nuovo congelati nei vari passaggi tra produttore, distributore e supermercato finale? Mi sembra di ricordare pochi giorni fa un ometto incaricato della consegna di prodotti Bofrost discutere animatamente con un autista per via di un parcheggio, con lo sportellone del furgoncino spalancato. Io, attentissima a certi comportamenti così poco appropriati, a fatica mi sono trattenuta dall’andare a chiuderlo. E poi, fare il bagno dopo un panino, se tra le due fette di pane non giacevano peperoni e porchetta, non spinge nessuno giù negli abissi dei Lidi Ferraresi. Insomma, le due ore canoniche da rispettare perché il bolo alimentare concluda il proprio viaggio nei meandri dell’apparato digerente, potrebbero essere sostituite dalla percezione personale (nonché conoscenza del proprio stato fisico) di avere più o meno lo stomaco pieno. Quest’anno ho anche preso la tintarella con creme solari le cui confezioni erano state aperte l’anno scorso e, miracolo, sono scampata a eritemi, pruriti e complicazioni varie. E le scadenze? Causa di stress e perdita di capelli nei soggetti più esposti al problema. Bollette del telefono, della luce, del gas e dell’acqua, revisioni auto, spese condominiali, multe e rinnovi contratti. Non ho pagato la bolletta dell’acqua per sei mesi e sono sempre riuscita a prepararmi un caffè americano a colazione; ho dimenticato per un anno di fare la revisione del mio mezzo a quattro ruote e (accenderò un cero a Fatima) non mi hanno mai fermata; tra l’altro, ora ricordo di non aver ancora pagato una multa presa nel Comune di Madesimo due anni fa per un divieto di sosta. Ho mangiato sei formelle di Weetabix in una sola sera, superando la dose giornaliera di benessere consigliata (due formelle), ripagando l’ingordigia verso il frumento integrale con qualche crampo alla pancia e una sosta un po’ più prolungata dans la salle de bains. E lo ammetto. Spesso e volentieri mangio le mele senza pre-lavaggio, nutrendomi di pesticidi e sostanze chimiche. Potrei mettermi alla prova con due bracciate nel Gange, ma mi limito a vivere nel tentativo di farmi condizionare con misura (da intendersi come il rapporto tra una grandezza e l’altra e come quella appartenente al Gruppo Colussi). Prendere le distanze da quello che accade intorno, da quello che scrivono i giornali e trasmette la televisione. Capire cosa mi fa bene e cosa mi fa male. Tutto il resto? Spesso è poco rilevante, ai margini delle cose più concrete. E garantisco: non sono sei formelle di Weetabix a fare male.

5 Comments:

Anonymous Anonymous said...

sisi, vedi la multa quando tra 5 anni ti arrivera' la raccomandata a quanto ammonta.

12:41 AM

 
Blogger Dr. Pippity said...

Tra cinque anni con ogni probabilità sarò stramazzata per la quantità di pesticidi e sostanze chimiche di cui mi nutro.

12:50 AM

 
Anonymous Anonymous said...

e tutto per risparmiare una multa!

2:01 AM

 
Anonymous Anonymous said...

Si, probabilmente lo e

9:08 AM

 
Anonymous Anonymous said...

molto intiresno, grazie

9:11 AM

 

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