14 December 2007

Aspettando il terzo tempo...

Una serie A a diciotto squadre, una B a venti. Tagli e diritti televisivi. Non devono essere mancati gli argomenti di cui parlare al Consiglio della Lega Calcio di ieri pomeriggio. Ma che cosa avranno poi detto sul terzo tempo? Sono curiosa di sapere come riusciranno a imporre ai giocatori di stringersi la mano a fine partita e a darsi una pacca sulla spalla, come prevede la lodevole forma di fair play che tanto piace ad Antonio Matarrese.
Sia chiaro. L’iniziativa del club di Della Valle non può che raccogliere consensi e, vedere i nerazzurri e i viola salutarsi gaiamente a fine partita come nel paese dell’arcobaleno di Iridella ha lasciato tutti compiaciuti e soddisfatti; ma che il terzo tempo possa essere regolamentato sui campi di serie A e B con l'inizio del nuovo anno la vedo difficile. La regole del fair play volevano essere applicate già negli anni passati, ma chissà perché, qualcosa non funzionò e agli appuntamenti sul campo da gioco (e anche fuori) sputi, insulti, spintoni e testate non sono mai mancati.
Che tutto diventi un cerimoniale obbligatorio mi sembra assurdo. Certo vedere i giocatori trattarsi civilmente durante e a fine partita, molto probabilmente spingerebbe anche i riottosi in tribuna a controllarsi di più, ma mi metto al posto di un giocatore. Se mi trovassi in campo a dover sopportare per novanta minuti un avversario fastidioso come un moscone? Uno di quelli che ti sta addosso come una piattola per marcarti ad ogni azione, uno che magari si fa scappare qualche insulto a tua sorella. Cacchio faccio? Gli stringo la mano a fine partita? Quando avevo le articolazioni in migliori condizioni giocavo a pallavolo e a fine partita c’era il rito del passaggio a rete con tanto di stretta di mano con le giocatrici avversarie: volavano certi schiaffi… ed eravamo solo ragazzine che giocavano nel campionato di Under 16.
Il mio senso utopico personale mi spingerebbe a sperare che i giocatori, allertati dallo spirito natalizio del buon Matarrese e senza arrivare a vere e proprie regolamentazioni da parte della Lega Calcio, almeno ci provino a stringersi la mano o perlomeno a comportarsi civilmente in campo. Ma se deve essere un’imposizione, credo che il gesto sportivo perda tutto il suo significato, che non abbia più senso. Le regole ci vogliono, la buona educazione pure, ma in questo caso occorre un esame di coscienza da parte dei giocatori. E ancora una volta, anche da parte di molti tifosi.

1 Comments:

Blogger Scettico said...

Comunque, ci tengo a precisare che il terzo tempo è questo:
http://www.tgcom.mediaset.it/sport/articoli/articolo390770.shtml

5:32 AM

 

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