04 January 2007

Befana? Datemi retta, meglio crederci

Per essere sicura di non dimenticarmene, ho già appeso la mia calza sul calorifero, non avendo un caminetto. Domani notte, tra il 5 e il 6 gennaio, salvo condizioni meteorologiche nefaste, dovrebbe arrivare la Befana. Se Babbo Natale non mi ha mai troppo convinto, io, alla Befana, ho sempre voluto un po’ crederci. Non per pazzia, ma perché mi riporta un po’ in pace con me stessa, un po’ come una sessione di Tantra Yoga di tre ore.
Ricordo ancora quando, suppergiù all’età di sei anni, alla vigilia dell’Epifania mi svegliai in piena notte per dei rumori provenienti dalla cucina. Come era mia abitudine, se avevo qualche esigenza impellente come dover fare pipì in bagno o chiedere un bicchiere d’acqua non mi alzavo mai dal letto, ma interpellavo famigliari e parenti alzando la voce giusto di qualche tono dal mio lettino (in modo che potessero accorrere i miei vicini di casa, se i miei genitori non di fossero degnati di alzarsi).
Gaico Jr.: “Papà, c’è qualcuno in cucina!”
Dalla camera dei miei genitori, mio padre, appena destato dal sonno, con la voce pari a un Orso Grizzly riemerso da qualche minuto dal letargo di sei mesi, mi rispose: “Dormi. È la Befana, che sta riempiendo la tua calza e quella di tua sorella”.
A posto. Avevo sei anni e non feci altre domande. Ero soddisfatta dalla risposta. Nessuna ombra di dubbio, evidentemente, in cucina c’era proprio la Befana. Neppure mi chiesi dove cavolo fosse mia madre in quel momento. Poteva forse balenarmi il dubbio che invece che trovarsi nel suo di letto, fosse in cucina a riempire di caramelle, cioccolatini e carbone le nostre calze?
Macché. Perché farsi domande inutili? La mattina seguente mi sarei comunque svegliata, contenta e felice come una Pasqua (anche se fuori luogo), trovando un bottino cospicuo di dolcetti con cui ingollarmi tutto il giorno.
E tutto sommato, si stava meglio. Perché poi crescendo, tutti iniziano a farsi prendere da dubbi e incertezze, stati di ansia, paranoie e seghe mentali di ogni genere e natura. Ma conviene? Porta a qualcosa? Sì, porta a molti esperti di parapsicologia, psichiatria, cartomanti e chiaroveggenti ad avere un reddito considerevole.
Da poco ho letto che alcuni ricercatori della Washington University si sono incapponiti nello studio di alcune aree cerebrali preposte a una delle attività più tipicamente umane, ossia la proiezione nella mente verso gli eventi futuri. Hanno così scoperto che quando la mente guarda al futuro, le aree cerebrali attive sono la parte laterale sinistra della corteccia, il precuneo sinistro e la parte posteriore destra del cervelletto. Sarebbe curioso adesso scoprire che queste aree cerebrali non sono tanto sviluppate in una bambinetta di sei anni…
Poi se domani notte, fossi investita da tutt’altra Epifania, più sulle idee generate da un cervello poco complicato come quello di Joyce…
Ma forse è meglio creder a una vecchia in gonnella, a cavalcioni di una scopa.

5 Comments:

Anonymous Anonymous said...

Sai cosa diceva Quino, il grande fumettista?
I bambini sono tutti saggi, poi crescendo....

10:21 AM

 
Blogger nonsolopigro said...

Onestamente sono rimasto sempre un pò deluso dalla befana.

Non so, forse perchè a livello inconscio mi aspettavo di trovare gli stessi regali che fà babbo natale.

Logicamente con il tempo, questo modo di pensare è cambiato, anzi, forse si è capovolto.

Evviva la befana, libera sulla sua scopa, che dispensa doni a tutti, ma di basso valore commerciale, per ricordarci, che i regali migliori, sono quelli che ci può fare una persona apparentemente brutta fuori, ma bella dentro, che non si lascia trascinare dalle regole del consumismo.

Volevo aggiungere, che a volte, proietto la mia mente in avanti, che riesco perfino a condizionare gli eventi, ed ogni volta mi ripeto che è sbagliato, ma ogni volta ci casco.
Hai la medicina ?

11:41 PM

 
Blogger Dr. Pippity said...

Trascorrerò il giorno della Befana a leggermi le vignette di Mafalda. Poi se mi viene spiegato come condizionare gli eventi alla Harry Potter, tanto meglio. Perchè mai guarire da un tale potere? :-)

12:30 AM

 
Blogger nonsolopigro said...

Spiacente, non ho mai ne visto ne letto qualcosa su Harry Potter.

In questo momento mi viene soltanto in mente quello che ho sentito dire una volta:

Che tutto quello che si trova fra la nascita e la morte, è sogno, interrotto a volte da sprazzi di lucidità.

Il problema che gli sprazzi per me sono molti

1:11 AM

 
Blogger Dr. Pippity said...

Almeno tu sei lucido...

8:38 AM

 

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