13 February 2007

Te…alle cinque

Londra ore cinque. Il rito del tè pomeridiano per il popolo inglese è un appuntamento imperdibile. Due pasticcini, qualche biscotto, una fetta di cheese cake e una tazza di tè fumante. Con latte freddo, una fettina di limone, con o senza zucchero: possono variare i modi in cui lo si preferisce degustare, le qualità del tè, le tazze di porcellana in cui viene servito, ma l’orario no, da quello non si sgarra. Evidentemente c’era una ragione perché, oltre un secolo fa, il giorno della sua incoronazione la regina Vittoria decidesse di prendere il tè proprio a quest’ora nei salotti di Buckingham Palace, trasformando quella che poi altro non era che una banale merendina tra amiche in una vera tradizione. Poco da stupirsi in verità, perché, in effetti, sembra ci siano orari prestabiliti, o più idonei rispetto ad altri momenti della giornata, per dedicarsi a certe attività. Ad esempio, l’ora migliore per fare la spesa all’Esselunga va dalle 19 alle 21, quando per i vari reparti non girano troppe persone. Le ore del lunedì pomeriggio sono perfette per lo shopping. E ancora, correre di primo mattino è l’ideale, perché permette di ottenere maggiori benefici, il cuore è allenato al massimo e i tempi fisiologici dell’organismo vengono sincronizzati. Insomma, è anche una tesi di una scienza nota come cronobiologia, per la quale occorre armonizzare le nostre attività mentali e fisiche con i ritmi naturali dell’organismo, per ottenere il massimo rendimento con il minimo dello sforzo. Se le lancette dell’orologio indicano le cinque come l’ora migliore per sorseggiare una buona tazza di tè, ciò non significa che il tardo pomeriggio non si riveli anche il momento ideale per altre attività. A quanto pare, sulla base di nessuna indagine statistica, l’ora del tè è anche l’ora del miglior sesso. Già. Niente cose affrettate di prima mattina senza aver fatto ancora colazione, con lo stomaco che brontola e con l’ansia di arrivare in ufficio puntuali. In piena digestione dopo pranzo poi, non se ne parla nemmeno, quella è l’ora della pennichella. Prima di dormire? Sì, purché non si crolli dal sonno appena toccato il materasso. Le cinque del pomeriggio invece, sembrerebbe essere l’ora ideale per dedicarsi al proprio partner o, a questo punto, al proprio compagno di merende. Scampato il pericolo di abbiocco postprandiale e digestione all’ultimo stadio, e se si ha avuto tempo di dedicare una mezz’oretta a un sonnellino ristoratore le energie non mancano. Unire poi il tutto, al tradizionale rito del tè, è cosa ancora più originale. Meglio evitare di abbuffarsi, soprattutto tenersi alla larga da quei biscottini al burro che sembrano mattoncini Lego in versione oversize, per rischio di non riuscire a muoversi più dal divano. I migliori sul mercato? Gli Speculoos. Biscotti con farina di frumento, farina integrale e miele che sembrano essere nati per tuffarsi nel tè; oppure gli Anna’s, i biscotti alla cannella di IKEA. Meglio poi affezionarsi a una qualità di tè perché è dimostrato, sempre da fonti non attendibili, che dia più stabilità alla coppia. La Twinings insegna. Saltare di palo in frasca, da un Lemon&Ginger a un classico Prince of Whales, da un tradizionale Earl Grey o un Vanilla Tea, diventa cosa un po’ promiscua e poco simpatica, un po' come saltare da un uomo all'altro. Io mi sono affezionata all’English Breakfast e non lo cambio più.

2 Comments:

Anonymous Anonymous said...

ora che sei una centaura e fa freddo potrai pensare ad un te.. ma quest'estate alle 5 il sole sarà ancora altissssimo e l'asfalto ancora caldo... dovrai trovarti nuovi orari per le merende...

5:07 AM

 
Blogger Dr. Pippity said...

...ci sono anche le colazioni. :-)

6:48 AM

 

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