Tutti pazzi per Suzy... e CLDH

Un film che rispecchia abbastanza fedelmente il clima pacifico e disteso, lo spirito di squadra, di collaborazione e di solidarietà che si respira nella redazione di una rivista di moda, dove numerose Miranda ed Emily occupano diverse scrivanie (non si sa bene a fare cosa). Sì, perché al di là dei sorrisini, dei complimenti su come sei vestita bene, ma che bella borsa che hai acquistato, come ti sta bene il nuovo taglio di capelli, c’è gente pronta ad accoltellarti alle spalle. Cattiveria pura, invidia che sprizza da tutti i pori con un aggiunta di competitività che si trasforma in un Mors tua, Vita Mea. Parliamo un po’ delle giornaliste di moda. Una volta fatto lo sforzo di girare le frasi di un comunicato stampa in un simpatico e roccambolesco collage di proposizioni coordinate e avversative, per farne saltare fuori un redazionale, il grande sforzo è quello di presenziare a tutti i possibili ed eventuali incontri stampa. Parlare di conferenze sarebbe esagerato e troppo impegnativo (l’attenzione, si sa, crolla dopo dieci minuti), meglio parlare di presentazioni di collezioni, sfilate, buffet e cene. Obiettivo finale? Fare la propria comparsa in un ambiente frequentato dalla "gente bene", scroccare due tramezzini (solo due, perché se non si sta in una 42 non sei degna di scrivere di moda) e portarsi a casa, insieme alla cartella stampa, anche un regalino per i giornalisti. Se quest’ultimo scopo non sarà soddisfatto, vedrete la povera giornalista di moda uscire dal Save the date in corso nel più totale sconforto, come se avesse trovato nell’ovetto Kinder un trattore sfigato tutto da assemblare al posto delle tutte da collezionare “1 sorpresa su 5”. Per fortuna, l’eccezione conferma la regola e questa mattina, sulle pagine di un allegato di Panorama, comprato solo perché a pagina 157 c’è un articolo imperdibile su CLDH, ho letto di una certa Suzy Menkes, Style Editor dell’Herald Tribune. Ben lontana dalla taglia 42, con una banana in testa ricavata grazie a un bigodino King Size e piuttosto somigliante all’interprete principale di Misery non deve morire, Suzy Menkes è la giornalista più apprezzata e più temuta nel mondo della moda perché scrive quello che pensa. Non accetta né regali né inviti, semplicemente fa quello che dovrebbe essere la su aprincipale occupazione: la giornalista.
10 Comments:
La voglia dei punti fragola doveva essere proprio tanta....in genere io aspetto che i dvd arrivino a 9.90 euro....
6:32 AM
Sempre meglio che lavorare! :)
3:03 AM
Accidenti, bello l'elliptical... Ma a quanto corrispondono 35000 punti?
3:03 AM
Al blockbuster uno 8,90 tre 19,90.
Comunque apparte gli scherzi, il film non l'ho visto, e non mi sento di esprire opinioni.
Fare il giornalista, ed essere fedeli alla linea, ma il sistema è simile per qualsiasi attività.
Quindi forza e coraggio, e pelo sopra lo stomaco.
3:11 AM
Beh, credo che il giornalismo in un ufficio dove tutto è rose e fiori, e nessuno cerca di farti lo sgambetto per essere il primo sul pezzzo, non sarebbe neanche giornalismo... certo dipende anche se lo scoop è sul nuovo modello di battiscopa... oppure sull'ultima novità in fatto di uncinetto... ma tranquilla, in quasi ogni ufficio c'è una donna come la protagonista del diavolo veste Prada.. ed una come la sua assistente... ed un'idealista, che di solito se ne sta sola soletta sulla scrivania a pensare a orizzonti sconfinati da raggiungere con una nuova moto fiammante...
5:51 AM
Magari con la prossima raccolta Punti Fragola mi guadagno una scrivania nella redazione di News, mensile di alimentazione, salute e tempo libero dell'Esselunga...
7:49 AM
prova a imitare questa famosa giornalista.... seza peli sulla lingua troverai il tuo posto nella socety!! qualunque sia...
2:54 AM
Da quanto è brutta quella giornalista, temo che lei i peli sulla lingua li abbia veramente... :-)
3:10 AM
Quanta ragione aveva Montanelli quando diceva che diffidava di un giornalista ricco!
6:27 AM
Dai non essere così cattiva! non tutte le giornaliste di moda sono così. C'è qualcuno intorno a te che, per esempio io, punta più sulle conferenze e meno sui regali... non te ne sei accorta?
3:54 AM
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