19 March 2007

Se di serie B dobbiamo parlare...

Voglio spezzare una lancia in favore dei tifosi. Una categoria che spesso e volentieri non si distingue per atti civili e corretti e che, se appare al tg serale, è perché c’è stato qualche spintarella di troppo a fine partita… o anche a inizio partita… o anche durante la partita, se capita che l’omino dei gelati ti venda il Cornetto Algida a 3 euro. Io tengo le dita incrociate perché a fine stagione vinca l’Inter. In questo mi definisco tifosa. In verità, la domenica pomeriggio non giro al parco con tanto di radiolina all’orecchio, non sono tesserata, ho la fedina pulita e non butto motorini dagli spalti. Da tifosa, butto invece un occhio sul giornale se e dove si parla di Mancini e compagnia. Conosco qualche coro della Curva Nord, ho maglia, autografo e foto calamitata sul frigorifero di Marco Materazzi e altri gadget nero-azzurri come sveglia, tazza per la colazione e un portachiavi. Sono convinta che la condizione di tifoso abbia un risvolto sociale considerevole e non a tutti i costi, negativo. Lasciando per una volta in disparte tutto quello che c’è di polemico sull’argomento come atti di violenza, stadi senza pubblico, insulti razzisti e chi più ne ha più ne metta, voglio pensare anche a qualcosa di buono dell’essere tifoso. A me sono capitate delle cose strane ultimamente, sarà l’eccitazione percepita tra i tifosi neroazzurri per lo scudetto sempre più vicino, sta di fatto che l’altro giorno al supermercato mi ha fermato un signore. Sì, in un primo momento ho pensato fosse un pazzo, lo ammetto. Mi ha fermato mentre, davanti al reparto surgelati, filosofeggiavo sulla questione se fosse meglio comprare i bastoncini Findus o i Pescanova, e se quest’ultimi possano considerarsi bastoncini di serie B, mera imitazione dei Findus, filetti di merluzzo che ormai hanno conquistato la loro fetta di mercato. E poi, si può parlare di imitazione, copia o serie B, se sempre di merluzzo si tratta? Ad ogni modo, quest’uomo sulla settantina mi ferma e mi chiede se sono proprio io, quella ragazza con cui gli era capitato di parlare l’anno scorso a proposito di Inter, proprio nel medesimo supermercato. Il fatto assurdo è che tutto ciò è successo veramente, e che come in quella occasione, anche questa volta abbiamo scambiato due battute sull’andamento del campionato e alla fine ci siamo salutati con una bella stretta di mano. Il mio portachiavi ha poi rivelato la mia fede neroazzurra al distributore Shell, come ampliamente spiegato nel post sul mio rapporto con i benzinai).
Da quel momento capita che la consueta chiacchierata del lunedì mattina alla macchinetta del caffè non venga più fatta in ufficio, ma nel gabbiotto del benzinaio. L’ultima volta, il mio amico della Shell oltre al giornale con le foto della grigliata alla Pinetina della squadra, mi ha regalato anche un poncho giallo per la pioggia. Quello che voglio dire è che, se con questa gente non avessi in comune una certa simpatia verso la squadra, non avrei neppure una parola da scambiarci insieme. Non che mi cambi la vita farlo, ma iniziare o concludere così una giornata fa piacere. Anche se si tratta di poche parole, di un sorriso o semplicemente un saluto, qualcosa di ben diverso da quello che puoi aspettarti dalla collega vipera della scrivania a fianco, che aspetta solo di ficcarti un coltello nella schiena appena ti volti. Alla fine ho comprato i Pescanova. La serie B non ci ha mai fatto paura e poi sempre merluzzo è.

3 Comments:

Anonymous Anonymous said...

Approvo in toto il tuo post, ma ti chiederei di non parlare di serie B accostandovi il nome della Beneamata...

2:47 AM

 
Blogger Scettico said...

1) Ma la foto di Materazzi sul frigo è vicina a quella tua in topless?

2) Parlando seriamente pensa che io grazie al Napoli (serie B, guardacaso) ho conosciuto una serie di personaggi assurdi con cui passo gran parte della mia giornata su Internet nonchè saltuariamente in pranzi luculliani in qualche angolo sperduto del profondo Nord. Be', non male! :)

7:53 AM

 
Blogger Dr. Pippity said...

1) sì, è proprio vicino al topless e alla cartolina da Fregene :-)
2) cosa ci fanno tutti questi napoletani nel profondo Nord? Almeno cerca di rimediare un invito per passare una settimana in un centro termale di Forio d'Ischia, ci vengo pure io.

8:14 AM

 

Post a Comment

<< Home