23 March 2007

Vicini di casa (I)

Io vivo a Vimodrone, in una casa popolare. È una casa popolare, nel senso che è proprio popolare tra i residenti di Vimodrone, nel senso che se per strada dici: “Io abito in via dei Mille, nelle case a schiera che dall’altra parte si affacciano sulla Padana Superiore”, l’idea se la sono già fatta. Già la posizione non è il massimo, visto che sulla Padana Superiore transitano tutte le automobiline di tutti i lavoratori che si spostano dall’hinterland milanese verso il centro città per lavoro, ogni santo giorno, dal lunedì al venerdì. E tutti quelli che per spirito di contraddizione hanno deciso di spostarsi dal centro città verso l’hinterland per andare a lavorare fuori, così per la sensazione di evasione che ti dà probabilmente, un po’ come andare in villeggiatura.
Una casa popolare, perché è molto popolata. Il secondo piano è stato conquistato da una piccola comunità di peruviani. Si fanno sentire soprattutto il sabato mattina, quando a partire dalle nove, mettono in piedi una sorta di fiesta suramericana degna del più animato Villaggio Valtur sulla costa adriatica. Verso le undici ci può scappare anche un piacevole odorino di braciole ai ferri per le rampe della scala. Mai che ci scappi un invito se passi di lì, la porta… è sempre aperta, ma tu, dal pianerottolo non riusciresti a scorgere neanche un membro del numeroso parentado invitato al Latin Brunch. Impossibile ricavarci un invito.
L’altro giorno un vicino di casa armeggiava nel suo box, ma passando di lì non sono riuscita a buttare l’occhio dentro per capire cosa stesse facendo. Dopo due ore sono ripassata, mani dietro la schiena a mo’ di pensionato intorno ai lavori in corso, aria disinteressata e un po’ distratta, il vicino non c’era più, ma la saracinesca del garage era aperta. 'A pummarola.
Il mio vicino di casa aveva messo in piedi una sorta di laboratorio di passata di pomodoro con tanto di fornellini a gas, pronti a farci saltare per aria a tutti quanti (adeguo il linguaggio ai condomini, quando mi piglia un diavolo per capello).
Chissà come sono i condomini nel palazzo di fronte. Da quello che posso vedere dal mio balconcino, spostando la tendina coprisole verde, di quelle che neppure più i fruttivendoli ambulanti hanno sul camioncino, ho raccolto alcune informazioni. Al quarto piano c’è uno agli arresti domiciliari, è silenzioso ed esce solo di tanto in tanto, sul balcone ovviamente. Al primo piano c’è 'a famigghia, il nucleo familiare più chiassoso sul pianeta terra, composto di padre, madre e due figlie brutte come la fame, in età universitaria, quindi frustrate dalle sessioni di esami e dal non trovare uno straccio di esemplare di sesso maschile con cui uscire la sera dopo otto ore sui libri.
Dei quattro, il padre è il più frustrato. Cacciato brutalmente dalla moglie sul balcone, per la sua aspirazione di nicotina quotidiana (e sua aspirazione a sparire da quell’inferno di convivenza per almeno cinque minuti, si presenta a noi condomini dirimpettai in ciabatte di plastica, canotta bianca e collanina d’oro al collo. Già, esistono ancora tipi così, non è un’invenzione dei media. Sono poi sempre loro, ad avvisare il palazzo intero ogni sera, se è giunta l’ora di guardare il telegiornale, perchè alle prime battute di uno Sposini o una Lasorella sull’andamento del governo, (seguono solo loro due, perché da buoni meridionali devono dare valore alla famiglia) si lanciano in scambi di opinione urlati a squarciagola su quanto sia idiota Berlusconi o quanto sia ignorante Prodi. Da che parte siano schierati, non l’ho ancora capito, l’importante è non saltare in aria per della salsa di pomodoro.

3 Comments:

Anonymous Anonymous said...

non uno dei tuoi migliori post... un pò di luoghi comuni sulle case popolari, un pò di sano classismo sulla salsa di pomodoro e sulla rumorosità dei teroni...
Insomma non mi è sembrato un granchè...
Ma detto da uno che ha iniziato già quattro blog senza scrivere praticamente niente...

3:14 AM

 
Blogger nonsolopigro said...

Sono così luoghi comuni, che nessuno ne parla più.

Io ti faccio i miei complimenti.

5:59 AM

 
Anonymous Anonymous said...

altro che luoghi comuni, storie di vita direi, io sto molto in comunità con la comunità cinese, sinceramente apprezzerei un poquito de Suramérica!!!
L.

3:58 AM

 

Post a Comment

<< Home